Magazine Pressione Arteriosa

Misurare la pressione arteriosa è un gesto semplice che nasconde un potente strumento di prevenzione. Monitorare regolarmente la pressione non significa solo controllare l’ipertensione, ma anche ridurre il rischio di malattie cardiovascolari gravi, aritmie come la fibrillazione atriale e complicanze potenzialmente letali come l’ictus.

Oggi l’ipertensione arteriosa è il principale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Controllarla, intervenire con terapie o modifiche dello stile di vita, può fare la differenza tra una vita sana e la comparsa di malattie croniche.

Inoltre, ricerche più recenti hanno evidenziato un legame molto stretto tra ipertensione e fibrillazione atriale (FA): due condizioni che spesso convivono e che aumentano notevolmente il rischio di ictus.

L’ipertensione arteriosa

L’ipertensione arteriosa si verifica quando la pressione sistolica supera costantemente i 140 mmHg o la pressione diastolica i 90 mmHg. Si tratta di una condizione molto comune: un adulto su quattro ne è colpito, e la prevalenza aumenta con l’età e con fattori come obesità, sedentarietà e alimentazione ricca di sale. (Ictus Pordenone)

L’ipertensione non trattata può danneggiare cuore, reni, occhi e vasi sanguigni. È il principale fattore di rischio per l’ictus e aumenta anche la probabilità di malattie coronariche, scompenso cardiaco e insufficienza renale. (Scienze Notizie)

Per questi motivi, le linee guida raccomandano controlli periodici: ogni 2-3 anni nella popolazione generale, ogni anno se i valori sono borderline o in presenza di fattori di rischio. (Ministero della Salute)

Fibrillazione atriale

La fibrillazione atriale è l’aritmia più comune, soprattutto negli anziani. Molti pazienti non manifestano sintomi evidenti: palpitazioni lievi, stanchezza o sensazione di battito irregolare possono passare inosservati. (PubMed)

Il problema principale è che la FA aumenta di circa 4-5 volte il rischio di ictus ischemico. (Ictus Pordenone)

Non è un caso che ipertensione e FA spesso coesistano. Studi su milioni di persone mostrano che chi ha la pressione alta ha un rischio significativamente maggiore di sviluppare FA, anche in forma asintomatica. Per ogni aumento di 20 mmHg nella pressione sistolica, il rischio di FA cresce del 18%. (PubMed)

Questo significa che anche valori di pressione “solo moderatamente elevati” possono avere conseguenze sul ritmo cardiaco, e che il controllo della pressione è essenziale non solo per prevenire danni vascolari, ma anche aritmie potenzialmente pericolose.

Screening combinato

Dato il legame tra ipertensione e FA, controllare contemporaneamente pressione e ritmo cardiaco è una strategia logica. Molti misuratori elettronici moderni segnalano un battito irregolare, permettendo di individuare sospette aritmie già durante una misurazione di routine. (News Liverpool)

Anche un semplice controllo del polso, eseguito in pochi secondi, può essere il primo campanello d’allarme che spinge a un approfondimento diagnostico con elettrocardiogramma.

Studi recenti dimostrano che lo screening della FA, soprattutto nelle persone con pressione elevata, riduce il rischio di ictus. Una meta-analisi su più di 35.000 partecipanti ha rilevato una diminuzione significativa degli eventi tromboembolici in chi è stato sottoposto a screening. (PubMed)

Come l’ipertensione favorisce la FA e l’ictus

L’ipertensione provoca stress costante su cuore e vasi sanguigni, portando a ispessimento delle pareti, rigidità arteriosa e rimodellamento atriale. Questi cambiamenti rendono il cuore più suscettibile a aritmie come la FA. (PubMed)

La FA, a sua volta, provoca flussi sanguigni irregolari e ristagno di sangue nell’atrio sinistro, favorendo la formazione di trombi che possono migrare al cervello e causare ictus ischemico. L’ipertensione peggiora ulteriormente il quadro, aumentando il rischio di danni vascolari e complicanze emboliche.

Implicazioni pratiche: cosa possiamo fare

  • Controllare regolarmente la pressione a casa o in farmacia.
  • Prestare attenzione a battiti irregolari, palpitazioni o sensazione di cuore “saltellante”.
  • Integrare la misurazione della pressione con un controllo del ritmo cardiaco, soprattutto nei pazienti a rischio.
  • Usare misuratori elettronici con allarme di aritmia o monitoraggi più avanzati quando indicato.
  • In caso di sospetta FA, confermare con ECG e valutare la necessità di terapia anticoagulante. (AIFA)
  • Seguire uno stile di vita sano: dieta equilibrata, attività fisica, riduzione del sale e gestione dello stress.
  • In caso di ipertensione o sospetta FA, seguire rigorosamente indicazioni mediche e controlli periodici.

La prevenzione rappresenta l’arma più efficace per ridurre i casi di ICTUS e di altre malattie cardio-cerebrovascolari e si basa essenzialmente sull’adozione e sul mantenimento di stili di vita salutari e sull’identificazione precoce e sull’adeguata gestione di eventuali fattori che aumentano il rischio di ICTUS, quali Ipertensione Arteriosa e Fibrillazione Atriale, tramite l’utilizzo di misuratori della pressione validati anche per la rilevazione della Fibrillazione Atriale.

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