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Quando si ha a che fare con una situazione in cui ci sembra che una persona stia avendo un ICTUS, la tempestività è essenziale, prima si interviene meglio è. Se si sospetta che qualcuno sia colpito da ICTUS o che abbia avuto sintomi anche solo transitori (potrebbe essere stato colpito da TIA, Attacco Ischemico Transitorio, molto pericoloso) è fondamentale chiamare immediatamente il 118 per soccorso. La persona con sospetto di attacco deve ricevere istantaneamente le cure più adatte e va trasportato con urgenza in ospedale, precisamente nei centri organizzati per l’emergenza all’ICTUS, cioè le Unità Urgenza ICTUS – Stroke Unit.

Essenziale è cercare di far arrivare la persona nella struttura specializzata quanto prima in modo che esegua subito gli esami, la Tac in particolare, per capire se l’ICTUS è stato determinato da un’ischemia o da un’emorragia. Nel primo caso, infatti, si può procedere alla trombolisi, una tecnica in grado di sciogliere il coagulo che impedisce al sangue di arrivare al cervello.

La cosa importante, però, è agire entro le prime tre-quattro ore al massimo perché, dopo quest’arco di tempo può verificarsi un’emorragia in seguito al trattamento. Naturalmente, prima si interviene, più parti di cervello possono essere salvate.

SINTOMI E PRIMO INTERVENTO

Se si sospetta che una persona sia stata colpita da ICTUS, usare l’acronimo inglese FAST come guida per fare una prima verifica in attesa dei soccorsi:

  • F – Face = Debolezza facciale, la persona non è in grado di sorridere ed i suoi occhi e bocca tirano da un lato, sono asimmetrici. Verificare se la persona vede annebbiato, non vede metà degli oggetti oppure vede doppio.
  • A – Arm = Debolezza nelle braccia, la persona è in grado di alzare un solo braccio mentre l’altra è a peso morto
  • S – Speech = Difficoltà nel parlare, la persona non è in grado di parlare chiaramente o non riesce a capire le parole dette. Controllare se la persona non riesce a parlare e/o non capisce. Chiedere di ripetere una semplice frase (“Il cielo è blu”) per capire se riesce a farlo bene e/o se farfuglia.
  • T – time= Il tempo è fondamentale, se si nota uno dei segnali sopra indicati chiamare subito segni il 118.

Pertanto, la persona colpita sentirà di:

  • non riuscire più a muovere (paralisi – plegia) o muovere con minor forza (paresi), un braccio o una gamba o entrambi gli arti di uno stesso lato del corpo;
  • accorgersi di avere la bocca storta; rendersi conto di non sentire più, di sentire meno o in maniera diversa (formicolio), un braccio o una gamba o entrambi gli arti di uno stesso lato del corpo;
  • non riuscire a vedere bene metà o una parte degli oggetti (emianopsia);
  • non essere in grado di coordinare i movimenti e di stare in equilibrio;
  • far fatica a parlare sia perché non si articolano bene le parole (disartria) sia perché non si riescono a scegliere le parole giuste o perché non si comprende quanto viene riferito dalle persone intorno (afasia);
  • essere colpito da un violento e molto localizzato mal di testa, diverso dal solito, accompagnato il più delle volte da nausea, vomito, perdita di coscienza.

È importante per tutti conoscere questi sintomi. Per chi è ad alto rischio di ICTUS (anziano, fibrillante, iperteso, diabetico) lo è ancora di più!

COSA NON FARE

  • NON perdere tempo, e chiamare subito il 118, spiegando cosa sta accadendo
  • Farsi portare immediatamente nell’ospedale più vicino, possibilmente dotato di Stroke Unit, cioè reparti adeguatamente attrezzati e con personale addestrato per gestire in maniera appropriata l’emergenza ICTUS
  • NON chiamare la guardia medica: è una perdita di tempo inutile
  • NON rivolgersi al Medico di Famiglia
  • NON aspettare che il sintomo passi da solo

Non perdere tempo e non aspettare che passi, esistono terapie efficaci che devono essere somministrate il prima possibile dall’inizio dei sintomi e possono salvare la vita e ridurre i danni subiti. Per gli ICTUS ischemici, l’efficacia delle cure nei primi 90 minuti è doppia rispetto ai 90 minuti successivi.

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