Magazine Fibrillazione Atriale

Il 10 settembre 2024 si celebra la Giornata Mondiale contro la Fibrillazione Atriale, un’importante occasione per sensibilizzare il pubblico sulla prevenzione e la gestione di questa comune e potenzialmente pericolosa aritmia cardiaca.

La Fibrillazione Atriale è un disturbo del ritmo cardiaco caratterizzato da battiti irregolari che impediscono al cuore di pompare efficacemente il sangue nelle camere inferiori (ventricoli). Questa condizione può favorire la formazione di coaguli sanguigni, che, una volta entrati in circolazione, possono raggiungere il cervello e causare un ictus ischemico. Si stima che la Fibrillazione Atriale sia responsabile del 20% degli ictus.

In Italia, la Fibrillazione Atriale colpisce circa 800.000 persone, con oltre 120.000 nuovi casi ogni anno.
La prevalenza della condizione aumenta significativamente con l’età: colpisce il 2-3% della popolazione generale, ma oltre il 10% degli individui di età superiore agli 80 anni. A livello globale, si stima che oltre 33 milioni di persone soffrano di Fibrillazione Atriale, e il numero è destinato a crescere a causa dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumento dei fattori di rischio come ipertensione, obesità e diabete.

Chi soffre di questa condizione ha un rischio di ictus da 3 a 5 volte superiore rispetto a chi ha un ritmo cardiaco normale, con conseguenti tassi di mortalità e invalidità maggiormente elevati.
Molti casi restano però non diagnosticati poiché possono essere asintomatici; si stima che un terzo dei pazienti con Fibrillazione Atriale non sia consapevole della propria condizione.
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L’importanza della prevenzione

La prevenzione e la diagnosi precoce sono fondamentali nella gestione della Fibrillazione Atriale. Identificare tempestivamente questa aritmia può portare a un trattamento adeguato, come l’uso di anticoagulanti, che riduce significativamente il rischio di ictus e mortalità.

Le principali società scientifiche nazionali e internazionali raccomandano lo screening della Fibrillazione Atriale attraverso la misurazione della pressione arteriosa con un misuratore di pressione validato per rilevarla. Grazie ai nuovi algoritmi di rilevamento, che hanno dimostrato un’elevata sensibilità e specificità (superiore al 95%), lo screening è diventato accessibile e semplice, rendendolo una buona abitudine per tutti.

Studi dimostrano che lo screening e la diagnosi precoce della Fibrillazione Atriale, seguiti da trattamenti appropriati, possono ridurre del 68% la probabilità di ictus. Questo dato sottolinea l’importanza di sensibilizzare la popolazione sulla necessità di monitorare regolarmente la propria salute cardiovascolare, specialmente nelle persone a rischio.

La Giornata Mondiale contro la Fibrillazione Atriale è quindi un’opportunità per informare e incentivare alla prevenzione, contribuendo a salvare e a migliorare la qualità della vita di molte persone.

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