Magazine Fibrillazione Atriale, ICTUS, Ipertensione Arteriosa

Pressione arteriosa elevata e Fibrillazione Atriale, due patologie interconnesse controllabili con la stessa tecnologia

L’ipertensione arteriosa è notoriamente il più importante fattore di rischio cardiovascolare ed è spesso causa di ICTUS cerebrale. È pertanto indispensabile, una volta identificati alti livelli pressori, mettere in atto tutte le pratiche terapeutiche disponibili (farmacologiche e non farmacologiche, quali attività fisica e riduzione del peso corporeo) per riportarli entro i limiti normali.

Attualmente la grande maggioranza dei pazienti ipertesi ha a casa un misuratore della pressione arteriosa (sfigmomanometro), manuale o elettronico, con il quale controlla regolarmente la sua pressione arteriosa.

La Fibrillazione Atriale è anch’essa una frequente causa di ICTUS cerebrale a causa della formazione, nell’atrio fibrillante, di piccoli trombi che, frammentandosi, inviano minuscoli frammenti nel torrente circolatorio. Oltre il 70% di essi si localizza nel cervello provocando TIA o ICTUS. La Fibrillazione Atriale è spesso osservata in pazienti con ipertensione arteriosa, per cui si delinea una speciale popolazione di pazienti candidati all’ICTUS in quanto affetti da entrambe le patologie. La possibilità di controllarle entrambe prevenendone i danni è indubbiamente un ambizioso obiettivo che potrebbe abbattere significativamente l’incidenza dell’ICTUS cerebrale nella popolazione italiana.

La Fibrillazione Atriale, spesso asintomatica, è particolarmente pericolosa perché la persona che ne soffre non è consapevole della sua presenza e pertanto non viene sottoposta alle terapie del caso, con il conseguente notevole aumento del rischio di ICTUS. Generare il sospetto di Fibrillazione Atriale, eseguendo la palpazione del polso o misurando la pressione con apparecchi validati per questo utilizzo, è pertanto un importante mezzo di prevenzione dell’ICTUS, ma deve essere seguito dal controllo medico che effettuerà gli accertamenti necessari.

Come fare? La attuale sofisticata tecnologia elettromedicale ci mette a disposizione uno sfigmomanometro elettronico che oltre alla misurazione dei valori pressori sistolici e diastolici ed a quelli della frequenza cardiaca, è in grado, grazie ad uno speciale software di cui è dotato, di individuare la presenza di una Fibrillazione Atriale e consentire al paziente di iniziare immediatamente la necessaria terapia antiaritmica e anticoagulante.

È sufficiente misurare la pressione arteriosa tre volte consecutive e osservare nello schermo l’eventuale presenza della scritta Afib. In questo caso il paziente prenderà contatto con il proprio medico che gli darà gli appropriati consigli terapeutici.

La sensibilità e la specificità del dispositivo è stata verificata con la registrazione dell’elettrocardiogramma in più studi ed è stata sempre particolarmente elevata: rispettivamente il 97 – 100% di sensibilità e l’89% di specificità. Ciò vuol dire che praticamente tutti o quasi tutti i soggetti con Fibrillazione Atriale in atto al momento della misurazione vengono correttamente identificati. I casi nei quali venga segnalata una Fibrillazione Atriale non esistente sono decisamente pochi, inferiori all’11 %, e spesso sono persone portatrici di un elevato numero di extrasistoli. Il Nice (National Institute for Health and Clinical Excellence) istituzione inglese deputata fra l’altro anche al controllo della tecnologia elettromedicale, ne riconosce l’affidabilità e ne consiglia l’utilizzo per il monitoraggio della pressione arteriosa e della Fibrillazione Atriale oltre che per abbattere l’incidenza dell’ICTUS cerebrale.

Cosa fare in caso di rilevazione della Fibrillazione Atriale durante la misurazione della pressione?  Se non si avverte alcun disturbo effettuare un’altra misurazione dopo 1 ora. Se la Fibrillazione Atriale venisse confermata, comunicare subito l’accaduto al medico o farlo con calma nel caso non venisse confermata.

Se si avvertono disturbi (lieve mancanza di respiro, stanchezza inusuale, senso di cuore che batte troppo rapidamente, ecc…) avvisare subito il medico.

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